Le Porte di Assisi
19/07/2023
di fra Felice Autieri OFMConv - Quando si giunge ad Assisi, sia i residenti che i pellegrini o i turisti, per poter entrare in città, devono attraversare le porte che sono complessivamente nove, ubicate tra le mura medioevali , e che si estendono per circa 5 chilometri.
La prima è Porta San Francesco, anche chiamata “Portella Sancti Franscisci”. Da sempre è l’accesso principale alla città, forse eretta nel 1300 circa; sorge nelle vicinanze di una torre merlata con antiche mura urbane ed un arco a tutto sesto. Prima della sua edificazione l’accesso era possibile attraverso la “Portella di Panso”. Dopo la costruzione della basilica fu spostata di circa 400 metri, in direzione ed in prossimità della chiesa di San Francesco e denominata pertanto Porta San Francesco.
Segue Porta San Pietro, del XIV secolo, con uno splendido arco in pietra di epoca romana, con torrione merlato. Il nome deriva dall’abbazia dei monaci benedettini situata subito dopo la porta: fu, fin dall’inizio del 1400, il punto di partenza e di arrivo della strada che giungeva fino alla basilica di S. Maria degli Angeli. Fu appunto costruita per rendere agevole il percorso dei pellegrini, che si recavano al santuario della Porziuncola.
Vi è poi Porta del Sementone, che fa parte della terza fascia delle mura costruite nel 1300, chiusa durante il XVI secolo ma riaperta nel 1925. Porta Moiano è nei pressi delle “fonti di Moiano”, già note dal XII secolo per le sue acque salutari. Probabilmente il nome deriva dal latino “Mons Iani” che significa “Monte o tempio dedicato a Giano”, lungo il cui pendio sono visibili resti dell’epoca romana. La leggenda ci tramanda che la porta sia stata attraversata da San Francesco negli ultimi istanti della sua vita terrena, per giungere dal Vescovado alla Porziuncola.
La medievale Portella di S. Giorgio, era l’ultimo accesso alla città per coloro che si recavano alla basilica di S. Chiara, infatti chiudeva la prima fascia delle mura trecentesche. Invece Porta Nuova, conosciuta anche come Porta Santa Chiara, è una tra le maggiori porte di accesso alla città costruita nella zona a sud di Assisi, in direzione delle strade che collegavano la città con quelle confinanti. Fu costruita per volontà dei Priori che decisero che la Torre della Porta Santa Chiara fosse aperta dall’interno, creando così un nuovo accesso anche dalla parte orientale: l’apertura è datata al 1365.
La Porta Cappuccini sorge presso la Rocca minore ed è a soli 10 minuti dal duomo di S. Rufino. Originariamente era chiamata Porta S. Antonio, ma fu distrutta in una delle tante guerre tra Assisi e Perugia. Prende nome da un antico convento cappuccino, costruito nei pressi , poi soppresso con le leggi eversive napoleoniche. Nella sua ricostruzione la porta fu integrata nelle mura urbane realizzate nel 1316, ricostruita proprio per la difesa cittadina.
Porta Perlici esisteva già in epoca romana e riusciva ad accogliere e far defluire le persone che venivano o andavano in direzione Gualdo Tadino e zone limitrofe. Nelle immediate vicinanze si trovava l’acquedotto del “Sanguinone”, dalla lunghezza di circa 10 km, che raccoglieva le acque del versante nord del monte Subasio. Si arriva partendo da Piazza S. Rufino e percorrendo la tortuosa via Perlici, che attraversa il quartiere omonimo.
Infine Porta San Giacomo molto probabilmente era collegata ad un’altra Porta oppure venne ricostruita su un precedente varco che si trovava nei pressi dalla chiesa di San Giacomo “de muro rupto”, nel quartiere omonimo. La strada molto stretta, si allarga prima di arrivare alla Piazza superiore ed alla basilica di San Francesco.
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