Ad Assisi il 12 agosto si celebra la festa solenne di S. Rufino, patrono della città e della diocesi.
Mercoledì 11 agosto alle ore 21 mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e vescovo eletto di Foligno, presiederà nella cattedrale intitolata al santo patrono una veglia di preghiera seguita dalla tradizionale processione con la benedizione della città.
Giovedì 12 agosto, sempre in cattedrale, sono previste la santa messa delle ore 8 e la concelebrazione solenne delle ore 11 presieduta dal vescovo, che sarà trasmessa in diretta dall’emittente Maria Vision. Verrà anche celebrata una santa messa alle ore 18. Alle ore 21, ancora in cattedrale, si terrà il concerto in onore del santo patrono, a cura della Cappella musicale di San Rufino.
Secondo un’antica “passio”, Rufino era vescovo di Amasya nel Ponto, nell’attuale Turchia. Durante una persecuzione contro i cristiani venne incarcerato insieme al figlio Cesidio. Convertito il proconsole di quella regione alla nuova fede, fu da lui liberato. Giunto con il figlio in Italia, nella regione oggi chiamata Marsica, gli affidò la guida della chiesa che vi aveva fondato. Per questo Cesidio è ancora venerato come santo e diacono a Trasacco (AQ). Rufino si traferì invece ad Assisi, continuando a predicare il Vangelo. Subì torture e il martirio e venne gettato con una macina di pietra al collo nelle acque del fiume Chiascio per ordine del proconsole Aspasio, nel 238-239. Un'antica tradizione indica come luogo del martirio il borgo di Costano, ora parte del comune di Bastia Umbra.