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Venerdì 4 ottobre, festa di san Francesco patrono d'Italia, è stato il Sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ad accendere la Lampada votiva dei Comuni d’Italia in rappresentanza del popolo italiano durante la celebrazione nella chiesa superiore della Basilica di San Francesco, presieduta da Mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza Episcopale Siciliana.

«Da sempre la Sicilia è terra ospitale – ha dichiarato il Custode del Sacro Convento fra Marco Moroni, OFMConv, all’inizio della celebrazione in Basilica –. Oggi lo è anche con i migranti che giungono numerosi sulle sue coste in cerca di una vita più dignitosa. È certamente una sfida del nostro tempo, che occorre gestire con lucidità, ma anche con la pratica profetica della fraternità che san Francesco ci ha insegnato e che certamente può contribuire ad affrontare anche tanti altri problemi, come quelli della siccità e della criminalità organizzata. Chiediamo perciò a san Francesco in questa celebrazione di intercedere per tutti noi, per la vostra regione e per l’Italia intera».

La pace, i cambiamenti climatici e l’immigrazione sono stati i temi centrali dei discorsi pronunciati alla nazione dai rappresentanti ecclesiali e dalle autorità civili nel Saluto all'Italia dalla Loggia del Sacro Convento.

Come ogni anno, la festa si è conclusa con i Vespri Pontificali in Cappella Papale, a cui è seguita la processione alla chiesa superiore e la benedizione all’Italia e al mondo con la Chartula dal cupolino della Basilica. Infine il Cantico di Frate Sole eseguito dalla Cappella Musicale della Basilica. Il prossimo sarà la Regione Abruzzo a rappresentare tutta l'Italia nella festa del Santo Patrono ad Assisi.

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