Il sogno di Innocenzo III -
Nel ciclo di affreschi giotteschi sulla vita di Francesco, nella chiesa superiore della Basilica, un quadro molto noto raffigura il sogno di Innocenzo III: il papa vede un frate che sorregge la Basilica del Laterano, all'epoca sede del soglio pontificio, che sta cadendo. Quando poi il pontefice incontrerà di persona il Penitente di Assisi, riconoscerà proprio in Francesco il fraticello del suo sogno.
E' anzitutto interessante un dato storicamente realistico: nell'affresco di Assisi, la chiesa del Laterano è raffigurata nello stato architettonico in cui appariva nell'alto medioevo, ancora all'epoca di Francesco. Giotto in effetti doveva avere conoscenza personale della basilica romana, nella quale non a caso si trovano anche suoi affreschi.
Ma il particolare forse più significativo dell'affresco di Assisi risulta al contrario del tutto irrealistico: il punto di appoggio che frate Francesco sceglie per sorreggere la Basilica simbolo di tutta la chiesa.
I suoi piedi infatti non poggiano al di fuori della costruzione, come vorrebbero le leggi della fisica, ma restano all'interno della sua stessa struttura, sul porticato di accesso alla chiesa. E' anzi il solo piede destro, interamente coperto dal saio, ad apparire saldamente piantato sul pavimento (tra l'altro inclinato verso l'alto per lo stesso sforzo di Francesco), mentre quello sinistro sembra muoversi leggero quasi in un passo di danza.
Non si tratta di un errore, al contrario il significato del dettaglio è evidente e centrale, nel significato teologico del sogno del papa: Francesco, nella visione di Innocenzo III, avrebbe sostenuto la Chiesa dall'interno, senza assumere posizioni ereticali, ma facendosene carico da figlio umile e obbediente, sostenuto dalla forza della grazia divina ricevuta dalla Chiesa stessa.