La Fidelis Dominus - Con la Costituzione apostolica Fidelis Dominus, datata 25 marzo 1754, Benedetto XIV precisò la condizione giuridica della Basilica di San Francesco, rafforzandone i privilegi già concessi da Gregorio IX sin dalla sua fondazione. Papa Lambertini, confermando la ‘immediata subiectio’ (dipendenza immediata) alla Sede Apostolica, la elevò a Basilica patriarcale e Cappella papale, equiparata alle Basiliche patriarcali di Roma e alle Cappelle papali annesse agli edifici pontifici; egli aggiunse quindi la cattedra pontificia anche alla chiesa inferiore e dichiarò ‘papali’ i due altari maggiori. Fu un atto unico, a quella data, nei confronti di una chiesa ‘extra Urbem’. Parallelamente, fu emanato uno speciale cerimoniale.

In quel periodo, i documenti redatti con questo particolare tipo di scrittura, definita ‘bullatica’ o ‘Littera Sancti Petri’, divennero di così difficile lettura da dover essere spesso consegnati al destinatario accompagnati da una trascrizione autenticata. Nel 1878, Leone XIII ne vietò pertanto l'utilizzo nei documenti pontifici con apposito ‘motu proprio’.