Francesco e gli Arcangeli - Durante la ricorrenza degli arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, Francesco praticava quaranta giorni di digiuno e penitenza in raccolto isolamento. Tommaso da Celano scrive che il santo "venerava con il più grande affetto gli angeli" (FF 785) e particolare devozione era rivolta a Michele, l'Arcangelo che insorge contro Satana e difende gli amici di Dio.
Francesco diceva che gli angeli devono essere venerati come compagni e come custodi. Insegnava a non "osare alla loro presenza ciò che non si farebbe davanti agli uomini" (FF 785). Recarsi alla Porziuncola significa ancora oggi entrare in un luogo colmo di una grazia speciale perché in esso "le presenze angeliche irradiano la loro luce" (FF 1781).
(da "Momenti francescani")